Gregori Claudio
Corno di Orlando. Vita, morte e misteri di di Ottavio Bottecchia (Il)
66th and 2nd
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9788898970940
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Vite inattese
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BIOGRAFIA, MEMORIE E STORIE VERE
Narrativa, biografie e storie vere
Gregori Claudio
Corno di Orlando. Vita, morte e misteri di di Ottavio Bottecchia (Il)
Editore: 66th and 2nd
Prezzo: 22,00 €
Collana: Vite inattese
N.: 18
Anno di pubblicazione: 2017
Tipologia: Libro in brossura
Scaffale: BIOGRAFIA, MEMORIE E STORIE VERE
Settore: Narrativa, biografie e storie vere
Pagine: 352
EAN: 9788898970940
Descrizione
Il Tour de France, al tempo dei pionieri, è un mondo rovesciato, abitato da un popolo di insonni che ama le brasserie e la strada. Si parte col favore della notte. I corridori, avventurieri, spacconi, bugiardi, sono fantasmi variopinti che avanzano nel buio, tra bagliori di fiaccole e fanali, prima di diventare cavalieri del sole, inzaccherati di fango, e affrontare le montagne inerpicandosi per ghiaioni e nevai. Proprio lì, nel più impervio e inatteso degli scenari, un veneto dal naso affilato, senza neanche una vittoria tra i professionisti, troverà l'habitat ideale. Il suo nome è Ottavio Bottecchia, e sui Pirenei costruirà la propria chanson de geste, come Orlando a Roncisvalle. I francesi lo chiameranno Botescià. Primo italiano a trionfare al Tour, primo atleta a vestire la maglia gialla dalla prima all'ultima tappa. Ma Bottecchia è soprattutto un mistero, sia come corridore, con quel palmarès sfolgorante e imperfetto, sia come uomo: eroe di guerra, ignorato e spiato dal regime, scomparso all'improvviso una mattina di giugno durante un allenamento solitario. Tante le ipotesi, mai confermate. Fu una caduta, un agguato politico, un delitto passionale, una storia di scommesse? A novant'anni dalla morte, demistificando le ricostruzioni più fantasiose, Claudio Gregori attinge a una mole di documenti senza precedenti per riscrivere la storia definitiva di uno dei più grandi campioni del pedale, un Cyrano sgraziato con gli occhiali da aviatore e il tubolare a tracolla, capace però di dominare il Tour più di Bartali e Coppi.