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Pallante Maurizio

Sono io che non capisco. Riflessioni sull'arte contemporanea di un obiettore alla crescita

Editore: Ediz. per la Decrescita Felice

Prezzo: 12,00 €

Collana: Cultura

Anno di pubblicazione: 2013

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 128

EAN: 9788896085196

12,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
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Descrizione

""Gli aspetti della società consumistica che hanno plagiato l'arte contemporanea, messi in rilievo da Pallante, sono principalmente il mito del nuovo fine a se stesso, l'esasperato individualismo, la distruzione della memoria, la sottrazione della produzione artistica alla preparazione tecnica che legava arte e artigianato, la liberazione dell'arte quindi dal lavoro paziente che ne era alimento essenziale, la rimozione del concetto di bellezza e la tendenza a fare dell'operazione artistica un semplice riconoscimento del valore concettuale attribuibile a oggetti esistenti elevati al rango di opere d'arte. [...] L'invito che scaturisce dalle riflessioni di Pallante è quello, rivolto agli artisti, di liberarsi 'dai vincoli imposti all'espressione artistica dall'arte di regime'. 'Poiché nei sistemi economici finalizzati alla crescita questa è l'arte riconosciuta ufficialmente, sostenuta finanziariamente e imposta dal Potere' la critica a questo genere di arte 'assume la valenza di una rivoluzione culturale' e il suo abbandono darà 'un contributo imprescindibile al processo di liberazione dal sistema di valori su cui l'economia della crescita sta clonando da alcune generazioni quote sempre più ampie della popolazione mondiale."" (Dalla prefazione di Paolo Portoghesi)