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Fabre Giorgio

Censore e l'editore. Mussolini, i libri, Mondadori (Il)

Editore: Fondazione Mondadori

Prezzo: 24,00 €

Collana: Faam. Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori

N.: 2

Anno di pubblicazione: 2018

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: STORIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 525

EAN: 9788885938625

24,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
Non disponibile









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Descrizione

La censura libraria fascista seguì un percorso incerto e contrastato rispetto ad altri tipi di controllo culturale, come quello su giornali, cinema, teatro e università. Solo in un secondo tempo, nel tentativo di plasmare l'opinione pubblica in senso nazionalista, razzista e bellicista, Mussolini si impegnò in prima persona nella creazione di un sistema di censura accentrato, pervasivo e articolato. Almeno fino al 1934, però, affrontò numerosi ostacoli di natura burocratica e diplomatica, e ancor più ostica si rivelò l'interazione con il mondo editoriale, un settore privato che contava già su un pubblico ampio e dai gusti raffinati. Ricco di molta documentazione inedita, questo libro offre una rilettura sorprendente di quell'evoluzione e del suo impatto sulla cultura e sull'editoria italiana, e indica anche quale fu l'intreccio tra le vicende della censura fascista e quelle della più importante casa editrice italiana, la Mondadori, il cui «sistema culturale» mostrava un profilo internazionale talvolta indigeribile per il duce. Mussolini fu solito dedicare moltissimo tempo non solo a valutare possibili sequestri e proibizioni, ma anche a indirizzare le pubblicazioni e le traduzioni, a offrire contratti, a lavorare i libri di suo interesse perfino da editor e correttore di bozze. Contro di lui, l'«editore» per eccellenza, Arnoldo Mondadori, difese l'azienda con straordinaria inventiva e un'attitudine pragmatica e camaleontica che spesso permise di aggirare di fatto le restrizioni del regime o di trarne addirittura vantaggio, smentendo le tesi spesso consolidate di una Mondadori allineata al fascismo. Concludono il volume oltre 200 schede dettagliate su altrettanti libri e 170 autori Mondadori, coinvolti nella censura (tra loro Remarque, Faulkner, Zweig, Mann, Steinbeck, Vittorini, Moravia, Huxley, Simenon). Esse illustrano da un lato la pervicacia della censura, dall'altro la duttilità della casa editrice nel cercare di prevenirla rivedendo in modo opportuno testi, titoli e copertine, rimodulando le collane e tenendo «nel cassetto» le opere più scomode, in vista del crollo del regime.