Guillaumin Colette; Garbagnoli S. (cur.); Perilli V. (cur.); Ribeiro Corossacz V. (cur.)
Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Ombre Corte
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9788869481451
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Culture
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ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Scienze sociali e umane
Guillaumin Colette; Garbagnoli S. (cur.); Perilli V. (cur.); Ribeiro Corossacz V. (cur.)
Sesso, razza e pratica del potere. L'idea di natura
Editore: Ombre Corte
Prezzo: 22,00 €
Collana: Culture
Anno di pubblicazione: 2020
Tipologia: Libro in brossura
Scaffale: ANTROPOLOGIA e SOCIOLOGIA
Settore: Scienze sociali e umane
Pagine: 245
EAN: 9788869481451
Descrizione
Ancora poco nota in Italia, in ragione anche della scomoda radicalità del suo pensiero antiessenzialista, Colette Guillaumin ha teorizzato dalla fine degli anni Sessanta il carattere sistemico, non accidentale e non innato di sessismo e razzismo. Attraverso un'analisi storica e sociologica delle idee di sesso e di razza e dei rapporti sociali che le hanno prodotte, Guillaumin dimostra che le donne e le persone non-bianche sono gruppi oppressi e che è l'oppressione a creare questi gruppi. In altre parole, uomini e donne, bianchi e non-bianchi sono categorie che non hanno nulla di ""naturale"", e quindi nulla di eterno. Sono classi antagoniste prodotte da forme sistemiche di dominio, di sfruttamento, di appropriazione di una classe (di sesso, di razza) sull'altra, e trasformate in ""gruppi naturali"" da un'ideologia che fabbrica ""l'idea di natura"" per nascondere l'origine sociale dei rapporti asimmetrici tra gruppi di sesso e di razza. Impensabile, rivoluzionaria è la tesi sostenuta da Guillaumin in questo testo precursore e ormai classico. Una tale visione caratterizza, più in generale, l'approccio del ""femminismo materialista"", sviluppatosi in Francia, che conta tra le principali esponenti, oltre la stessa Guillaumin, Christine Delphy, Monique Wittig, Nicole-Claude Mathieu e Paola Tabet. I testi di Guillaumin da un lato, ispirano senza sosta nuove ricerche (sui processi di razzizzazione, sulla performatività del linguaggio, sulla dominazione adulta), dall'altro, costituiscono un contributo alla prospettiva detta oggi ""intersezionale"", che guarda il reciproco riprodursi dei rapporti sociali di oppressione.