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Scheidler Fabian

Fine della megamacchina. Storia di una civiltà sull'orlo del collasso (La)

Editore: Castelvecchi

Prezzo: 30,00 €

Collana: Frangenti

Anno di pubblicazione: 2024

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 396

EAN: 9788868266622

30,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
Non disponibile









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Descrizione

La ""megamacchina"" è tutto il nostro mondo: un sistema economico che accresce «le assurde fortune di una piccola casta di super-ricchi», mentre il lavoro diventa un privilegio e i disastri climatici sempre più frequenti; gli Stati che sostengono questo sistema con armi e fiumi di denaro; l'ideologia del progresso continuo. Abbiamo imparato che «There is no alternative», il treno viaggia senza conducente e ""nessuno può farci niente"". Ma è davvero così? In realtà non c'è nulla di necessario o naturale nella megamacchina: è il prodotto di cinque secoli di capitalismo e ha bisogno che giorno dopo giorno le persone la facciano funzionare. Nella straordinaria instabilità del nostro tempo, anzi, anche l'azione più piccola può inceppare un ingranaggio, e in effetti una trasformazione è già in corso. Non si tratta di una grande rivoluzione universale, ma sono «intere cascate di punti di rottura»: un patchwork di esperienze molto diverse che hanno al centro l'essere umano e non il profitto, laboratori di democrazia che disgregano le strutture di dominio. Ma «solo chi conosce la propria storia può cambiarla», e allora Fabian Scheidler comincia la sua genealogia della megamacchina da cinquemila anni fa, alle origini della ""saga del progresso"" che per la maggior parte dell'umanità è sempre stata una storia di violenza. Fino a proiettarci nel futuro, dove la megamacchina potrà «apparire solo come un intermezzo». Scheidler ha scritto una grande opera di liberazione dell'immaginario, per alimentare un cambiamento che «inizia nella nostra testa» e che «non può più essere seguito comodamente in televisione»: l'azione del singolo non è mai stata così decisiva.