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Cavaliere Anna

Invenzione della povertà. Dall'economia della salvezza ai diritti sociali (L')

Editore: La Scuola di Pitagora

Prezzo: 17,00 €

Collana: Diotima. Questioni di filosofia e politica

N.: 27

Anno di pubblicazione: 2020

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: FILOSOFIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 186

EAN: 9788865427392

17,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
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Descrizione

La povertà è stata considerata, durante i Trenta gloriosi, la questione sociale per eccellenza, il problema di cui il potere politico doveva occuparsi prioritariamente. Essa era considerata il problema più serio per l'effettiva tenuta di un sistema democratico, in linea con il secondo comma dell'art. 3 della Costituzione italiana, che attribuisce alla Repubblica il compito di «rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese». Ed oggi? L'età neoliberale conosce un incremento significativo, sul piano globale, ma anche nei diversi contesti nazionali, di povertà e diseguaglianze. La povertà torna ad essere considerata, come è accaduto per gran parte della storia umana, un fenomeno naturale e tendenzialmente immodificabile, rispetto al quale non possono che esistere dei piccoli correttivi. Essa viene intesa come una caratteristica individuale: «un difetto del carattere», come ha sostenuto Margaret Thatcher, ovvero un tratto morale, se non una colpa.