Il sentiero delle Agrimonie ci trasporta ad un ""come eravamo"" di appena qualche decennio fa, epoca che irrimediabilmente segna il tramontare definitivo di una cultura contadina fatta di ingenua semplicità e prorompente umanità e il sorgere di questo nostro tempo affilato come un rasoio, più amaro di un rimpianto, e tanto più ricco a livello tecnologico quanto sempre più misero a livello spirituale. Il viaggio che Marco, il protagonista della storia, compie a cavallo attraverso il suo mondo morente diventa, così, anche il ""percorso"" di un'anima alla disperata ricerca di un approdo che nessuna moda e nessun vizio possa scalfire o corrodere. (Enzo Braschi)