Balbi Amedeo
Seconda stella a destra. Vite semiserie di astronomi illustri. Nuova ediz.
De Agostini
9,9
9788851162696
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NON FICTION
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NATURA e ANIMALI
Varia
Balbi Amedeo
Seconda stella a destra. Vite semiserie di astronomi illustri. Nuova ediz.
Editore: De Agostini
Prezzo: 9,90 €
Collana: NON FICTION
Anno di pubblicazione: 2018
Tipologia: Libro rilegato
Scaffale: NATURA e ANIMALI
Settore: Varia
Pagine: 205
EAN: 9788851162696
Descrizione
Tutto ciò che volevano erano le risposte che ognuno di noi cerca, in fondo. E guardavano lontano nello spazio per guardare indietro nel tempo, per guardare dentro di noi, dentro quel buco nero di incertezze e interrogativi che è l'essere umano. Certo, uno con i piedi per terra non ci penserebbe mai, tantomeno se tutto preso a sbarcare il lunario. Ci vuole una certa immaginazione per mettersi a osservare il cielo, e difatti gli astronomi sono sempre stati tipi in gamba e per nulla prevedibili, a cominciare dagli antichi, il bello viene però quando un certo Copernico cambia per sempre le carte in tavola. E si susseguono poi i colpi di scena con Keplero, Galileo, Newton e tutti gli altri fino ad arrivare a noi, a Einstein, a Hubble, alle teorie del big bang e degli universi paralleli. Dagli uliveti della Grecia alle colline di Firenze e poi a quelle della California, il paesaggio non è così diverso, a ben vedere, e i secoli passati non sono poi molti. Ma è l'universo che è cambiato nel frattempo, un universo oggi smisurato e in continua espansione. Per dirla tutta, la frittata è fatta e, insomma, siamo seduti su una bomba, questa è la verità. Ma Balbi ce lo viene a raccontare in modo così divertente che noi smettiamo di preoccuparci e ci appassioniamo ai suoi racconti, alle storie personali dei grandi protagonisti della scienza, a quella sparuta schiera di irriducibili bastian contrari, di stralunati pionieri che sono partiti alla conquista del mistero tracciando nello spazio smisurato del cosmo un sentiero per noi. E se c'è un finale da scrivere, per il momento non ci va nemmeno di sapere quale sia, perché la storia è troppo avvincente e non vorremmo mai arrivare alla parola ""fine"". Prefazione di Margherita Hack.