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Iacono A. M. (cur.); Steffenino F. (cur.)

Merce entra in scena. Il postmoderno e Marx (La)

Editore: ETS

Prezzo: 20,00 €

Collana: Philosophica

N.: 265

Anno di pubblicazione: 2024

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: FILOSOFIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 200

EAN: 9788846762085

20,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
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Descrizione

Nel IV paragrafo del primo capitolo de ""Il capitale"", Marx guida il lettore alla scoperta di uno dei concetti chiave di tutto il primo libro: la merce. La merce entra in scena e si presenta sul palcoscenico, come fanno i tavoli danzanti di Flaubert. Il tavolo delle sedute spiritiche, di gran moda nel XIX secolo, è l'immagine che Marx, nel Capitale, utilizza per spiegare il feticismo e il carattere di feticcio della merce. Solo apparentemente l'oggetto è ridotto al legno di cui è fatto poiché appena si presenta come merce si trasforma in un'altra cosa, «una cosa sensibile e soprasensibile, allo stesso tempo afferrabile e non afferrabile». Marx lavora sulla dicotomia essenza-apparenza e, non a caso, sceglie come topos il teatro. Quel che vuole svelare è l'idea che la merce sia un sìnolo composto dal valore d'uso e dal valore di scambio. Ciò fa sì che non sia possibile riconoscere il lavoro sociale contenuto all'interno di quella merce. A partire da Marx e proseguendo con Benjamin, Adorno, Althusser e Balibar fino a Fisher e Harvey, questo volume collettivo prova a leggere questi autori prendendo le distanze dal postmoderno e dal suo legame con il tardo capitalismo.