Serri Mirella
Uomini contro. La lunga marcia dell'antifemminismo in Italia
Longanesi
19,6
9788830460720
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Nuovo Cammeo
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62
STORIA
Scienze sociali e umane
Serri Mirella
Uomini contro. La lunga marcia dell'antifemminismo in Italia
Editore: Longanesi
Prezzo: 19,60 €
Collana: Nuovo Cammeo
N.: 700
Anno di pubblicazione: 2023
Tipologia: Libro rilegato
Scaffale: STORIA
Settore: Scienze sociali e umane
Pagine: 240
EAN: 9788830460720
Descrizione
Avevano militato fianco a fianco nei Gap partigiani, condiviso per giorni gli stessi spazi dentro cantine umide, mangiato lo stesso pane secco, percorso gli stessi chilometri, rischiato con loro la vita. Eppure, furono proprio i compagni i primi ad abbandonarle e a tradirle. Quando si ritrovarono a occupare una poltrona in Parlamento, gli uomini che avevano beneficiato delle capacità delle donne impegnate a combattere contro i fascisti, anziché fare loro posto, abbandonarono gli ideali di uguaglianza di genere e operarono varie forme di ostruzionismo che limitarono la presenza femminile in politica. Nilde Iotti, per esempio, fu lasciata sola dai suoi ex compagni e, ritenuta «umorale, femminile», subì attacchi che le piovvero addosso da ogni settore della politica. Solo negli anni Settanta la Sinistra cominciò a rimuovere gli ostacoli all'ascesa delle donne, in un'altalena di conquiste e di recessioni. A consolidare e rilanciare i più vieti pregiudizi pensò la Destra, in particolare attraverso giovani neofascisti influenzati dal pensiero di Julius Evola, fra i quali i tre feroci adepti che misero in atto il massacro del Circeo. Nei decenni successivi l'opinione pubblica, influenzata dalle tivù e dai giornali di Silvio Berlusconi, si sarebbe nutrita di un immaginario femminile superficiale e mercificato. In questo nuovo, attualissimo saggio, Mirella Serri rivela la lunga guerra della Destra contro le donne, spoglia la Sinistra dei suoi camuffamenti egualitari, e dimostra che la lunga marcia dell'antifemminismo non si è mai fermata, ed è arrivata fino ai giorni nostri orientandoli e condizionandoli, più prepotente che mai.