Liotta Eliana; Veronesi Paolo
Bene delle donne. Che cosa mangiare, quali controlli fare, come prendersi cura del corpo e della mente (Il)
Rizzoli
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9788817094733
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Di tutto di più
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FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Varia
Liotta Eliana; Veronesi Paolo
Bene delle donne. Che cosa mangiare, quali controlli fare, come prendersi cura del corpo e della mente (Il)
Editore: Rizzoli
Prezzo: 18,00 €
Collana: Di tutto di più
Anno di pubblicazione: 2017
Tipologia: Libro rilegato
Scaffale: FAMIGLIA, SALUTE E SELF HELP
Settore: Varia
Pagine: 268
EAN: 9788817094733
Descrizione
Dalla collaborazione di Eliana Liotta e Paolo Veronesi dello IEO di Milano nasce ""Il bene delle donne"", un libro che è insieme un racconto dell'universo femminile e una guida ragionata alla salute. Si legge come un romanzo e si consulta come un manuale. Ogni donna può trovare le risposte, serie e documentate, ai suoi interrogativi. Che cosa mangiare? Quali controlli fare a ogni età? Che tipo di prevenzione adottare contro i tumori? Perché il cattivo umore prima delle mestruazioni? Come affrontare la menopausa? I suggerimenti, sempre, si basano sui risultati delle ricerche più accreditate. E, pagina dopo pagina, si scoprono i collegamenti fra cervello e intestino, ormoni e appetito, cuore e stress. Perché una donna non è il suo seno. Non è la sua pancia. Non è il suo cuore. Ciascuno dei suoi organi è come il pianeta di un sistema solare. ""Il bene delle donne"" è un libro completo che descrive dal punto di vista della scienza tutti gli aspetti della vita: dalla sessualità ai rapporti familiari, dalle cure all'avanguardia per le patologie al femminile, come il cancro al seno, fino all'alimentazione, con indicazioni sui cibi che proteggono dall'ipertensione e dall'ipercolesterolemia, che allontanano i tumori, che aiutano a combattere il sovrappeso e a salvaguardare le ossa. Il punto di partenza è l'idea di un femminismo scientifico: proprio perché le donne sono diverse dagli uomini meritano un'attenzione specifica, con l'augurio che si affermi la cosiddetta medicina di genere nelle università, nei laboratori e nelle corsie degli ospedali. La differenza biologica, usata per secoli come scusa per imprigionare in ruoli subalterni, è in realtà una ricchezza. La donna, dicono gli studi, ha maggiori capacità linguistiche e di comprensione dell'altro: qualità che andrebbero esaltate anche nel mondo del lavoro.