Corradin Roberta
Cuoche che volevo diventare. Ventuno grandi donne in cucina (Le)
Einaudi
12,5
9788806182465
1
Einaudi tascabili. Pop
9
60
SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Scienze sociali e umane
Corradin Roberta
Cuoche che volevo diventare. Ventuno grandi donne in cucina (Le)
Editore: Einaudi
Prezzo: 12,50 €
Collana: Einaudi tascabili. Pop
N.: 1520
Anno di pubblicazione: 2008
Tipologia: Libro in brossura
Scaffale: SOCIETA', COMUNICAZIONE, MASS MEDIA
Settore: Scienze sociali e umane
Pagine: 124
EAN: 9788806182465
Disponibilità usato/Da collezione privata: 1
Descrizione
Banale, ma vero: la parola chef non ha femminile. Ma se nessuna donna è chef, allora tutte sono cuoche: stellate o no, si raccontano alla pari attraverso il cibo che cucinano. In un mondo della ristorazione tutto al maschile stelle, forchette, cappelli e allori non salvano nemmeno Nadia Santini o Carme Ruscalleda dal sospetto di trascurare la famiglia per la mania di cucinare. C'è Amina, che parla solo arabo, eppure è lei che insegna all'autrice la cucina marocchina a Fez; c'è Beth Partridge, che cucina italiano in un ristorante di Chicago, sognando l'Italia dove non è mai stata; c'è Margherita, maestra a Modica di quel che suo figlio, lo chef Carmelo Chiaramente, definisce ""la cucina imperfetta delle madri"". C'è Sadja Masshour, insegnante di francese fuggita dall'Afghanistan che ora cucina mantu e ashak nel suo ristorante a Parigi. C'è Jody Williams, che in Italia era ""l'americana"" ma a New York fa la cucina che ha imparato dalle casalinghe italiane. E proprio perché questo libro vuole essere fedele al gap linguistico per cui nessuna donna è chef, vi si trovano raccontate e ritratte anche le cuoche domestiche, maestre anonime di gesti e virtù, con le loro ricette più riuscite e i loro trucchi del mestiere. Un viaggio da Modica a Fès, da Barcellona a New York, da Lione a Samoa nel mondo della cucina al femminile.