Stai cercando altri testi di Siani Alessandro?
Cerchi altro nel settore Varia?
Altri titoli dello scaffale UMORISMO e FUMETTI?
Vuoi vedere altri titoli della collana Biblioteca umoristica Mondadori?

Siani Alessandro

Troppo napoletano

Editore: Mondadori

Prezzo: 18,00 €

Collana: Biblioteca umoristica Mondadori

Anno di pubblicazione: 2015

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: UMORISMO e FUMETTI

Settore: Varia

Pagine: 113

EAN: 9788804658573

18,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
Non disponibile









Pagamenti sicuri con carta, bonifico, PayPal
Spedizioni e ritiri in negozio

Per info ordinabilità e tempi di consegna, inserisci la tua mail



Descrizione

""Quante volte i miei concittadini sono stati segnati da un fatidico e superficiale commento: 'Sei troppo napoletano'. Scusate, ma che razza di giudizio è? C'è un'unità di misura per stabilire i livelli di napoletanità? e poi, senza cadere nel vittimismo, perché questo metro di valutazione viene applicato sempre e solo a noi? Io non ho mai sentito dire, nei confronti di altri popoli o nazioni, quello che viene detto a noi. Avete mai sentito qualcuno dire: 'Sei troppo svedese'? oppure: 'Guaglió, tu sei troppo hawaiano'? Io ho rispetto per le radici, e mi piace l'idea che ognuno possa coltivare le proprie tradizioni. Col passare del tempo, le tradizioni diventano cultura, perché in fondo, per un essere umano, le radici sono come un boomerang: puoi fare il giro del mondo ma alla fine ritorni sempre al punto da cui sei partito."" Secondo la divertentissima e appassionata analisi di Alessandro Siani Napoli non è solo una città ma un concetto. Un concept. Un brand, come direbbero i manager. ""'Nu fatto"", come direbbe sua nonna. ""'Nu fatto gruosso assaje"", come aggiungerebbe suo nonno. Essere di Napoli Napoli è uno status, è come esibire una originalissima parure di gioielli, un vestito di sartoria come non se ne fanno più. Essere di Napoli Napoli è in buona sostanza un privilegio assoluto. E più sei di Napoli, più sei privilegiato. Nel bene e nel male. Perché chi è di Napoli non è che sta meglio degli altri. Sta diversamente da tutti gli altri.