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Prosperi Adriano

Seme dell'intolleranza. Ebrei, eretici, selvaggi: Granada 1492 (Il)

Editore: Laterza

Prezzo: 9,00 €

Collana: Economica Laterza

N.: 647

Anno di pubblicazione: 2013

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: STORIA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 179

EAN: 9788858108116

9,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
Non disponibile









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Descrizione

L'anno 1492 segna tradizionalmente una cesura epocale importante: con la scoperta dell'America e l'avvio dell'unificazione del mondo per opera degli europei si considera concluso il Medioevo e iniziata l'età moderna. In quello stesso anno accadono cose che fissano alcuni meccanismi di identità e di esclusione tipicamente moderni. In Spagna, la conquista dell'ultimo regno musulmano e l'espulsione della minoranza ebraica avviano la formazione di uno stato fortemente caratterizzato dall'unità religiosa. Non solo, alle altre figure già codificate dell'alterità umana, l'eretico, il giudeo,l'espansione extra-europea aggiunge la figura del selvaggio. È su di loro che si esercitarono i dispositivi di potere creati nella penisola iberica, in modo particolare quello dell'Inquisizione. In una realtà sociale come quella spagnola, divisa per lingue, culture, tradizioni e religioni, lo Stato moderno nasce issando le barriere dell'intolleranza e creando categorie di ""diversi"" su cui si esercitano i meccanismi dell'esclusione o dello sfruttamento: si va dall'assoggettamento dei popoli extraeuropei (i ""selvaggi"") all'eliminazione dell'eretico e dell'ebreo. In tutti questi casi la religione offre la legittimazione all'esercizio del potere. Sugli ebrei in particolare si registra un passaggio carico di un pesante futuro: quello dalla tradizione dell'antigiudaismo cristiano del Medioevo a base religiosa alle nuove forme di antisemitismo a base ""naturale"", fondato sulla presunta differenza di sangue.