Stai cercando altri testi di Veronesi Sandro?
Cerchi altro nel settore Narrativa, biografie e storie vere?
Altri titoli dello scaffale ALTRA?
Vuoi vedere altri titoli della collana Oceani?

Veronesi Sandro

Settembre nero

Editore: La nave di Teseo

Prezzo: 20,00 €

Collana: Oceani

Anno di pubblicazione: 2024

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: ALTRA

Settore: Narrativa, biografie e storie vere

Pagine: 304

EAN: 9788834618738

Disponibilità: 1

20,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)


• disponibilità immediata







Pagamenti sicuri con carta, bonifico, PayPal
Spedizioni e ritiri in negozio





Descrizione

Il fiore non sa di essere un fiore finché non fiorisce. Settembre nero racconta la fioritura di un ragazzo di dodici anni, Gigio Bellandi, durante un'estate in Versilia nel 1972: la scoperta della musica, della lettura, dell'inquietudine, del desiderio, dell'amore - e poi di tutto questo l'impensabile, fulminea interruzione. Ricostruisce con plastica precisione le immagini, gli odori, i colori e i suoni che animavano quella vita andata perduta, e con vaghezza, invece, perché subìto senza tante spiegazioni, l'evento irreversibile che la travolge. Intorno a Gigio, vittime e colpevoli mescolati insieme, in una costellazione di personaggi struggenti e indimenticabili: il padre-tritone, la madre-leonessa, l'eroica sorellina e i due principali responsabili del suo improvviso sbocciare: lo zio Giotti, misterioso, timidissimo e purissimo Maestro della Forza, e Astel Raimondi, la ragazzina dalle treccine ""nere come onice nera"", che fa in tempo a marchiarlo col segno indelebile dell'amore. Ma è anche un romanzo sul potere evocativo delle parole - muflone muflone muflone muflone muflone - e su quello seduttivo e salvifico della lingua, perché racconta l'esplosione di un talento puro e sorprendente, anch'esso destinato a durare per sempre: quello per la traduzione. La voce narrante è dello stesso Gigio, dal monte ventoso dei suoi sessant'anni, perché evidentemente ce l'ha fatta a risanare la ferita e ad andare oltre, cioè a ""tradurre"" alla fine anche se stesso, diventando così l'ultimo degli ""eroi normali"" tanto cari a Veronesi.