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Miller Alice

Persecuzione del bambino. Le radici della violenza (La)

Editore: Bollati Boringhieri

Prezzo: 20,00 €

Collana: Universale Bollati Boringhieri-S. scient.

N.: 539

Anno di pubblicazione: 2008

Tipologia: Libro in brossura

Scaffale: EDUCAZIONE e DIDATTICA

Settore: Scienze sociali e umane

Pagine: 288

EAN: 9788833919072

20,00 €
(prezzo di vendita al pubblico)
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Descrizione

Attraverso una rassegna di testi pedagogici degli ultimi due secoli, Alice Miller illustra i raffinati metodi di persuasione occulta messi in opera nella nostra civiltà per piegare l'impetuosità e la caparbietà del bambino e indurlo a identificarsi con il progetto educativo dei genitori. Il bambino, costretto a reprimere la propria aggressività, non saprà da adulto reagire alle ingiustizie sociali e potrà accettare senza opporsi le imposizioni di sistemi totalitari: esempio estremo è il nazismo, con la caratteristica divaricazione tra la protervia dei capi e l'acquiescenza del popolo tedesco. Tratto comune a coloro che hanno subìto un'educazione repressiva è la necessità di riempire con esperienze abnormi il vuoto lasciato dalla rimozione emotiva e dalla perdita dell'identità. La Miller rievoca qui le vicende di tre personaggi a diverso titolo esemplari: Adolf Hitler; il criminale degli anni sessanta Jürgen Bartsch, assassino e seviziatore di bambini; Christiane F., autrice del libro Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, in cui racconta la propria esperienza dell'emarginazione e della droga. In definitiva, l'educazione costituisce sempre - per la Miller - un mascheramento di reali rapporti di potere e di bisogni propri dei genitori; l'unica possibilità per il bambino di crescere senza traumi e di sviluppare le proprie potenzialità creative rimane legata a un comportamento empatico e «rispettoso» dei genitori nei suoi confronti